L’illustrazione sopra raccoglie tutto l’hardware che negli anni mi è passato tra le mani, manca però il mio primissimo approccio con un vero computer: il mainframe IBM che occupava tutta una stanza rigorosamente climatizzata al centro di calcolo dell’università di Siena, dove dal 1979 frequentavo il nuovissimo corso para-universitario per “Programmatori e analisti di sistema”.
Non avevamo terminali dedicati agli studenti, quelli che c’erano servivano ai dipendenti del rettorato per funzioni di segreteria e ai tecnici informatici. Potevamo tuttavia usare per i nostri programmi una perforatrice di schede e vedere il risultato del nostro lavoro il giorno successivo quando tutti i nostri mazzetti di schede venivano letti, inseriti nella macchina e fatti ‘girare’ per ottenere una stampa del risultato: un listing in modulo continuo fatto con una stampante a catena velocissima.
Questo ‘super’ computer dell’epoca disponeva di ben 48 Kbytes di memoria centrale con i quali riusciva a gestire una mole di lavoro impressionante in multitasking. Oltre a una quindicina di video terminali, era anche dotato di un paio di dispositivi di archiviazione di massa grandi come frigoriferi da ben 33 Megabytes l’uno.
Fu scelto come linguaggio didattico molto avanzato all’epoca: il PL1 che sebbene fosse meno diffuso rispetto ad altri (Fortran e Cobol) era di tipo strutturato e al posto dei diagrammi a blocchi utilizzavamo i moduli HIPO.
Nello stesso periodo, anche per raccattare qualche soldino, lavoravo saltuariamente presso la ditta di elettronica di un amico che cominciava allora ad usare i primissimi microprocessori. Li feci la conoscenza del Linguaggio macchina per processori a 8 bit (Z80) e una versione molto rudimentale del BASIC studiano un piccolo interpreste in assembler.
Mi sarei poi occupato di realizzare progetti in assembler per un’altra ditta amica che costruiva centraline antifurto. Per la tesi scelsi di realizzare un progetto in assembler 8080 , si trattava di una macchina intermedia , cioè una sorta di pre complilatore.
Dopo il servizio militare, nel 1985 lavorai per un annetto presso un cencessionario Olivetti della zona, prendendo conoscenza dei sistemi operativi dedicati alla gamma olivetti e del loro linguaggio BASIC.
Infine nel 1986 venni assunto in una ditta di sistemi di telecontrollo dove ho imparato un po di C e l’uso di applicativi come AUTOCAD , DESIGNER, PHOTOSHOP
Nel 1995 mi sono dimesso per intraprendere la libera professione , rimanendo per qualche anno in veste di consulente esterno della stessa ditta e occupandomi per conto mio di realizzare siti web anche collaborando con altri partner.
La libera professione è durata fino al 2015 .
Attualmente lavoro presso una multinazionale come esperto IT per assistere un team ingegneristico che si occupa di misure e campionamento per test di collaudo turbine.