Ritorno di fiamma

Una passione che ho lasciato in disparte per un bel po di tempo è stata senza dubbio l’elettronica. Sarà forse perché non ho più avuto occasione di armeggiare con i circuiti e i componenti durante gli anni della mia attività professionale, limitata (se così si può dire) al solo web.
Eppure didatticamente nasco essenzialmente come perito elettronico, anche se il termine ‘perito’ non mi è mai garbato granché in quanto sinonimo di dipartita da questo mondo.
E poi anche prima della scuola superiore già maneggiavo i circuiti: mi ricordo di avere progettato il mio flipper ideale già intorno al 1973 (purtroppo solo lo schema elettrico vergato a lapis su un cartoncino Bristol formato A2) senza parlare della realizzazione dell’impianto psichedelico audio-luci della nostra discoteca privata allestita nel fondo di un amico gran parte realizzata con materiale di recupero. Poi ancora più avanti una pedaliera di effetti per chitarra, un amplificatore stero HI-FI, un mixer audio e altri progetti tra i quali gli immancabili ‘Nuova Elettronica’.
Comunque avevo già cominciato a riprendere in mano il saldatore (non come quella volta per sbaglio dalla punta) nel periodo in cui ho lavorato nel mio negozio di riparazione cellulari.
Poi dopo qualche anno di vuoto ecco che la passione è tornata in voga da relativamente poco tempo. Stavolta mi ha incuriosito il mondo delle microschede a basso prezzo come Arduino, di cui avevo già ordinato da almeno un anno un piccolo kit per iniziati ma non avevo avuto ancora l’ardire di cimentarmi.
La piacevole scoperta di trovare ‘Arduini’ e schede simili a prezzi veramente appetibili ha fatto decollare la passione, tanto che ho dedicato una sezione di questo sito ai miei progetti ‘ciucchi’.
Non sono ancora a livello di Archimede Pitagorico di Topolino , mio personaggio preferito, del quale ricordo il pettine senza denti per calvi, il cappello delle idee, e la lampadina aiutante.
Riporto qui (con nota postuma) alcuni Gadgets realizzati: l’orologio ultra minimalista con un solo led, la Gift box con carillon elettronico a 255 variazioni, il Ciucc box (un walkman moderno con un solo bottone), e infine l’Aradio del tempo andato: un transistor d’epoca (Geloso mod. Polaris) che si sintonizza sulle stazioni predefinite ma suona solo musiche e programmi rigorosamente anni 60 e 70.

Mi sono beccato il CODICE

“Sono impressionato perchè non avrei mai creduto che fosse così facile coltivare dei batteri.”

Batteri?

Dopo un mese l’acqua di fiume nel mio micro acquario conservava ancora dei minuscoli esserini ma in numero senza dubbio decisamente minore dell’acqua fresca di prelievo. Ma il giorno 9 Settembre è accaduta una cosa molto singolare: sono uscito dal lavoro febbricitante e dolorante, ricordo solo un’altro paio di volte in vita mia di essermi beccato l’influenza ancora in piena estate. Dopo due giorni critici in cui presumibilmente ho raggiunto il picco di questo malessere un po’ più debilitante del solito, mi hanno praticamente costretto a fare un tampone da cui è risultata poi una positività al cosiddetto Covid 19 (CODICE per mia madre).
Dopo poco è toccato anche a lei facendole passare dei brutti momenti giacchè ha richiesto il ricovero in ospedale per sopraggiunta polmonite. Fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi nonostante l’età avanzata e i suoi numerosi acciacchi (Asma, diabete, bronchite cronica..)
Io me la sono cavata in una settimana circa di completa disappetenza e un rimasuglio di tosse.
In compenso, ho cercato il modo sfangare le lunghe giornate da solo recluso in casa e non mi andava affatto di poltrire davanti alla TV.
Ho allora dato libero sfogo alle mie piccole passioni e ho introdotto cose inedite mai fatte prima come per esempio disegnare e altre cose tra cui naturalmente sottoporre i miei piccoli microbi agli esperimenti più assurdi.
Casualmente mi sono accorto che anche lasciando un bicchiere d’acqua per un giorno si sarebbe riempito di microbi. Non avrei mai creduto che spuntassero così facilmente, fra l’altro quelli contenuti nell’acquario non crescevano di numero. Avrei pensato che sarebbe stata una cosa normale finché quando alla fine sono ‘guarito’ sono spariti anche tutti quei minuscoli germi. Non è una stranezza?

Bresser: un nuovo giochino

Quando ero piccolo guardavo affascinato mio padre armeggiare con un microscopio monoculare. Non ricordo esattamente ma aveva due oculari intercambiabili e un numero piuttosto limitato di ingrandimenti, presumibilmente circa 100x massimi. Ma erano abbastanza per farmi scoprire un mondo fino allora sconosciuto. Presi ad osservare di tutto: dal capello ai puntini tipografici delle stampe in offset; chi se lo immaginava che le fotografie delle riviste erano fatte di tanti puntini colorati?
Poi ali di mosche, buccia della frutta, cristalli di vino, di sale.. ma niente di ‘vivo’ perché gli ingrandimenti non erano abbastanza per vedere la maggior parte dei microorganismi.
Insomma mi è rimasta la voglia di provare un microscopio ottico più ‘performante’ ma il prezzo è sempre stato proibitivo per un semplice capriccio e non volevo acquistare un balocco.
Di recente sono capitato in un mercatino dell’usato dove ho trovato un ‘Bresser’ monoculare per una cifra molto ragionevole. Non di recentissima costruzione ma provvisto pure di telecamerina a bassa risoluzione da collegare al pc.
Cosa interessante, con la telecamerina posso registrare dei filmatini in tempo reale o ‘time lapse’ per osservare l’evoluzione dei miei campioni in esame.
Per fare le prime osservazioni mi sono procurato dell’acqua stagnante da un fiume, e subito ho potuto vedere una quantità impressionante di piccoli organismi viventi in una piccola goccia di liquido. Ho subito pensato che in quel fiume ci facevamo anche il bagno e molti di questi esserini li avevo pure bevuti insieme a un po di quell’acqua.
Dopo qualche tempo però, la flora batterica del mio piccolo acquario è diminuita in modo drastico e sono sopravvissuti solo pochi esemplari.

Micro acquario