Lettera

Spett.le Istituto Carlo Erba per ricerche terapeutiche - Milano

Dalla Vostra gentile risposta del 26 Giugno e per ulteriori informazioni posso dirvi che la presunta sostanza anticancerosa, anzi, il frutto da cui viene estratta è stata anni fa sperimentata dall'illustre Prof. Guerini, allora direttore dell'Istituto del Cancro di Parigi e cancerologo di fama mondiale.
La sua risposta, da me custodita per molto tempo e poi smarrita diceva così:
"Ho fatto mangiare il vostro 'prodotto' ad una decina di topolini ; tutti gli animali hanno avuto lo shock di cui mi avete parlato e dal quale si sono subito ripresi. Posso dirvi che le bestiole sono decedute con circa tre mesi di ritardo rispetto ai controlli. Ora bisognerebbe che Voi cerchiate i rivolgervi ad un Istituto di Chimica e Biologia per poter individuare cos'è che provoca tale effetto, poiché io non potrei aiutarvi in tal senso, essendo come è noto le sostanze vegetali molto complesse.
In seguito, un estratto molto empirico del frutto venne provato su due donne affette da cancro all'utero da un mio conoscente medico che lavorava al Beth Israel Hospital di Boston (USA). Egli ne rimase tanto entusiasta che venne da me appositamente dall'America per chiedermi della nuova sostanza. Disgraziatamente poco dopo decedeva a causa di un incidente automobilistico.
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I l medesimo estratto, che però studi ulteriori mi hanno dimostrato che poteva contenere la sostanza attiva in quantità estremamente piccola e forse anche alquanto alterata, venne poi sperimentato in via del tutto privata su una ventina di persone ammalate di tumori maligni presso un istituto (taccio il nome dell'istituto e del suo direttore per la ragione anzidetta) con la seguente risposta:
"Non posso dire che la vostra sostanza non abbia fatto nulla ai miei ammalati; ho notato un evidente aumento del dolore, qualche emorragia e modificazioni della consistenza tumorale. Quello che non ho visto però è stato il vostro tanto decantato shock (egli stesso leggendo una mia relazione era stato colpito dalla faccenda dello shock e lo considerava a priori come un effetto importante e degno di essere studiato). I risultati ottenuti perciò li interpreto più come provenienti da un fattore psicologico che da una effettiva azione della sostanza (i suoi assistenti però non sono stati d'accordo con lui)"

E pensare che io in collaborazione con alcuni amici medici, abbiamo ottenuto questo famoso shock in almeno dieci soggetti.
Anni fa possedevo una casistica delle prove effettuate anche con documentazioni radiografiche relative specialmente a carcinomi gastrici.
Vi è stato però un momento in cui ho abbandonato tutto perché mi ero avvisto che lo studio sui tumori e sulla sostanza mi faceva trascurare i miei interessi e la famiglia. Li ho ripresi ultimamente ed anche involontariamente solo perché alcuni miei conoscenti mi avevano pregato di curare dei loro familiari (precisamente tre) ammalati del terribile male, i cui risultati mi hanno indotto a prendere contatto con voi.
Dal momento che ho ottenuto la presunta sostanza attiva in forma pura il cui metodo è già a vostra conoscenza e dal momento io non posso più continuare le prove in un campo così delicato con le mie sole forze, ho pensato di darne voi tutti l'incarico affinché nel migliore dei modi possiate proseguire e speriamo, ricavarne un effetto positivo almeno in parte.